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Core Web Vitals e SEO: Guida Completa per Ottimizzare il Tuo Sito

Punti Chiave

  • I Core Web Vitals sono metriche essenziali che misurano l’esperienza utente su un sito web
  • LCP (Largest Contentful Paint) dovrebbe essere inferiore a 2,5 secondi per una buona esperienza
  • FID (First Input Delay) ottimale è inferiore a 100 millisecondi
  • CLS (Cumulative Layout Shift) dovrebbe mantenersi sotto 0,1 per evitare spostamenti fastidiosi
  • Google usa i Core Web Vitals come fattore di ranking dal 2021
  • Migliorare i Core Web Vitals può aumentare conversioni e ridurre la frequenza di rimbalzo
  • Gli strumenti gratuiti di Google consentono di misurare facilmente queste metriche
  • L’ottimizzazione delle immagini è tra le strategie più efficaci per migliorare i Core Web Vitals
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Introduzione ai Core Web Vitals

Hai mai visitato un sito che caricava così lentamente da farti venire voglia di chiuderlo subito? O magari hai cliccato un pulsante e il sito non ha risposto per secondi interi? Questi problemi non sono solo fastidiosi per gli utenti, ma possono danneggiare seriamente il posizionamento del tuo sito nei motori di ricerca. Google ha introdotto i Core Web Vitals proprio per valutare questi aspetti dell’esperienza utente.

I Core Web Vitals sono un insieme di metriche specifiche che misurano la velocità, la reattività e la stabilità visiva di una pagina web. Non si tratta di semplici numeri tecnici, ma di indicatori reali di come gli utenti percepiscono la tua pagina. Dal 2021, Google ha iniziato a usare queste metriche come fattori di ranking, rendendo i Core Web Vitals un elemento fondamentale per qualsiasi strategia SEO efficace.

Le tre metriche principali che compongono i Core Web Vitals sono:

  1. LCP (Largest Contentful Paint) – misura la velocità di caricamento
  2. FID (First Input Delay) – misura l’interattività
  3. CLS (Cumulative Layout Shift) – misura la stabilità visiva

Mi sono accorto che molti siti trascurano queste metriche, concentrandosi solo su fattori SEO più tradizionali come le parole chiave e i backlink. Gran errore! Un sito può avere contenuti perfetti e link da tutto il web, ma se carica lentamente o offre una pessima esperienza, difficilmente raggiungerà i primi risultati.

Nei prossimi paragrafi, analizzeremo in dettaglio ciascuna di queste metriche, scopriremo come misurarle e implementeremo strategie concrete per migliorarle. Ti garantisco che migliorare i Core Web Vitals non solo aiuterà il tuo posizionamento SEO, ma aumenterà anche la soddisfazione degli utenti, le conversioni e la fedeltà al brand.

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Cos’è LCP (Largest Contentful Paint)

LCP o Largest Contentful Paint misura il tempo necessario per caricare l’elemento principale di una pagina web. In parole semplici, quanto tempo deve aspettare un utente prima di vedere il contenuto più importante della tua pagina? Potrebbe essere un’immagine grande, un video o un blocco di testo, a seconda del design del tuo sito.

Google considera un LCP buono quando è inferiore a 2,5 secondi. Tra 2,5 e 4 secondi viene considerato “necessita di miglioramento”, mentre superiore a 4 secondi è classificato come “scarso”. Ho notato che molti siti hanno un LCP troppo alto semplicemente perché caricano immagini enormi non ottimizzate.

Fattori che influenzano l’LCP

FattoreImpattoSoluzione
Server lentoAltoHosting migliore o CDN
JavaScript pesanteAltoMinificare e ottimizzare il codice
Immagini non ottimizzateMolto altoCompressione e formati moderni (WebP)
Troppe richieste HTTPMedioConsolidare file e usare HTTP/2
Render-blocking resourcesAltoCaricamento asincrono o posticipato

Per misurare l’LCP del tuo sito, puoi usare strumenti come Google PageSpeed Insights, Lighthouse integrato in Chrome DevTools, o il Chrome User Experience Report. Non serve essere un tecnico per usare questi strumenti: basta inserire l’URL e aspettare i risultati.

Nel mio lavoro di ottimizzazione SEO, ho visto siti migliorare il proprio LCP del 70% solo ottimizzando le immagini e implementando una CDN (Content Delivery Network). Un cliente è passato da un LCP di 5,2 secondi a uno di 1,8 secondi, con un aumento del 35% nel tempo di permanenza sulla pagina!

Come ottimizzare l’LCP

Per migliorare l’LCP, puoi:

  • Ottimizzare e comprimere le immagini
  • Implementare il lazy loading per le immagini sotto la piega
  • Rimuovere o posticipare il caricamento di JavaScript non essenziale
  • Utilizzare una CDN per distribuire i contenuti più velocemente
  • Migliorare il tempo di risposta del server
  • Eliminare le risorse che bloccano il rendering

Non sottovalutare l’importanza di un hosting di qualità. Ho visto siti migliorare drasticamente il proprio LCP semplicemente passando a un provider più performante. Il marketing digitale moderno richiede velocità e reattività, e l’LCP è uno degli indicatori più importanti.

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FID (First Input Delay) e l’esperienza utente

Il First Input Delay (FID) misura il tempo che passa da quando un utente interagisce con la tua pagina (cliccando un link, toccando un pulsante, ecc.) a quando il browser inizia a elaborare quella interazione. È la metrica che valuta la reattività del tuo sito, e credimi, gli utenti moderni sono molto impazienti!

Un buon FID dovrebbe essere inferiore a 100 millisecondi. Tra 100 e 300 millisecondi è considerato “necessita di miglioramento”, mentre superiore a 300 millisecondi è “scarso”. Ho notato che molti sviluppatori dimenticano questa metrica, concentrandosi solo sulla velocità di caricamento.

Il FID è particolarmente importante per siti interattivi come e-commerce, form di contatto o qualsiasi pagina dove l’utente deve interagire. Un sito lento a rispondere frustrerà rapidamente i visitatori, aumentando la frequenza di rimbalzo e danneggiando le performance SEO.

Cause comuni di un FID elevato

Il principale colpevole di un FID elevato è JavaScript pesante che blocca il thread principale del browser. Quando JavaScript sta eseguendo operazioni complesse, il browser non può rispondere agli input dell’utente. Ho visto siti con script di analisi o plugin di terze parti che rallentavano enormemente il FID.

Ecco alcune strategie efficaci per migliorare il FID:

  1. Suddividere il codice JavaScript in pacchetti più piccoli (code splitting)
  2. Utilizzare Web Workers per eseguire JavaScript in un thread separato
  3. Ottimizzare l’ordine di caricamento degli script
  4. Rimuovere JavaScript non utilizzato o posticiparne il caricamento
  5. Minimizzare il lavoro nel thread principale durante il caricamento iniziale

Uno dei miei clienti gestiva un sito e-commerce con un FID di 350ms. Dopo aver implementato il code splitting e ottimizzato gli script di terze parti, siamo riusciti a ridurlo a 75ms, con un aumento del 28% nel tasso di conversione! Queste ottimizzazioni tecniche hanno un impatto reale sui risultati di business.

Strumenti per misurare e migliorare il FID

Per misurare il FID, puoi utilizzare:

  • Chrome User Experience Report (CrUX)
  • Google PageSpeed Insights
  • Lighthouse in Chrome DevTools (che però misura il Total Blocking Time, un proxy del FID)
  • Web Vitals JavaScript library

Una cosa che ho imparato dall’esperienza: il FID può variare significativamente tra desktop e mobile. Spesso i dispositivi mobili hanno FID più alti a causa della minore potenza di elaborazione. Non trascurare l’esperienza mobile, che rappresenta una percentuale sempre maggiore del traffico web!

Le strategie di marketing digitale più efficaci mettono sempre l’utente al centro, e un buon FID è essenziale per garantire un’esperienza fluida e piacevole.

CLS (Cumulative Layout Shift) e stabilità visiva

Il Cumulative Layout Shift (CLS) misura la stabilità visiva di una pagina. In parole povere, quanto si spostano gli elementi mentre la pagina si carica? Hai presente quando stai per cliccare un pulsante e improvvisamente si sposta perché si è caricata un’immagine o un banner? Ecco, quello è un problema di CLS elevato.

Un buon CLS dovrebbe essere inferiore a 0,1. Tra 0,1 e 0,25 è considerato “necessita di miglioramento”, mentre superiore a 0,25 è “scarso”. Il CLS è probabilmente la metrica che impatta più direttamente la frustrazione degli utenti – nessuno ama vedere i contenuti che saltano in giro mentre cerca di leggere o interagire con una pagina.

Cause comuni di un CLS elevato

Nel mio lavoro di consulenza SEO, ho identificato diverse cause ricorrenti di problemi di CLS:

  • Immagini senza dimensioni specificate: quando il browser non conosce a priori le dimensioni di un’immagine, deve ricalcolare il layout quando questa viene caricata
  • Annunci e contenuti incorporati senza spazio riservato: gli annunci che appaiono improvvisamente possono spingere in basso il contenuto
  • Font personalizzati che causano FOUT (Flash of Unstyled Text): il testo appare prima con un font di fallback e poi cambia dimensioni quando viene caricato il font personalizzato
  • Contenuti dinamici che vengono inseriti sopra il contenuto esistente
  • Animazioni che modificano il layout piuttosto che solo le proprietà visive

Come migliorare il CLS

Per ottimizzare il CLS del tuo sito:

  1. Specifica sempre width e height per immagini e video: questo permette al browser di riservare lo spazio corretto
  2. Riservare spazio per annunci e contenuti embeddati: usa div con dimensioni fisse
  3. Implementare la precarica per i font personalizzati e usare font-display: swap
  4. Evitare di inserire contenuti sopra il contenuto esistente: aggiungi nuovi elementi solo in fondo
  5. Preferire animazioni di proprietà come transform e opacity che non influenzano il layout

Ho lavorato con un sito di news che aveva un CLS di 0,42 – praticamente ogni volta che caricavi una pagina, il contenuto saltava più volte. Dopo aver implementato dimensioni fisse per le immagini e ottimizzato il caricamento degli annunci, siamo riusciti a ridurre il CLS a 0,08, con un aumento del 22% nel tempo medio di sessione.

Misurazione del CLS

Google ha aggiornato il modo in cui misura il CLS nel 2021, passando da una misurazione per l’intera durata della pagina a una basata su “sessioni di layout shift”, che tiene conto della natura naturalmente più dinamica di alcune pagine. Questo significa che anche pagine con interazioni di lunga durata possono ottenere un buon punteggio CLS se gestiscono correttamente i cambiamenti di layout.

Gli strumenti per misurare il CLS includono:

  • Google PageSpeed Insights
  • Chrome DevTools (Performance panel)
  • Lighthouse
  • Web Vitals JavaScript library

Un CLS ottimizzato non solo migliora l’esperienza utente e le performance SEO, ma contribuisce anche a costruire fiducia nel tuo brand. Un sito stabile e prevedibile appare professionale e affidabile, aumentando la probabilità di conversione.

Strumenti per misurare i Core Web Vitals

Misurare i Core Web Vitals è il primo passo fondamentale per migliorarli. Per fortuna, ci sono diversi strumenti eccellenti, molti dei quali gratuiti, che possono aiutarti a ottenere dati accurati e fruibili.

Google PageSpeed Insights

PageSpeed Insights è probabilmente lo strumento più completo e accessibile. Unisce dati di laboratorio (Lighthouse) e dati di campo (Chrome User Experience Report) per darti un’analisi completa. Basta inserire l’URL del tuo sito e otterrai:

  • Punteggi per ciascun Core Web Vital
  • Suggerimenti specifici per migliorare
  • Confronto tra versione mobile e desktop
  • Dati storici sulle prestazioni del tuo sito

L’ho usato con successo in molti progetti di ottimizzazione SEO, e la sua interfaccia semplice lo rende adatto anche per chi non ha competenze tecniche avanzate.

Lighthouse e Chrome DevTools

Lighthouse è integrato in Chrome DevTools e offre un’analisi più dettagliata rispetto a PageSpeed Insights. Per usarlo:

  1. Apri Chrome DevTools (F12 o tasto destro > Ispeziona)
  2. Vai alla scheda “Lighthouse”
  3. Seleziona le categorie da analizzare (Performance includerà i Core Web Vitals)
  4. Clicca su “Generate report”

Il vantaggio di Lighthouse è che puoi eseguirlo su siti in sviluppo, pagine protette da password o in ambiente locale – situazioni in cui PageSpeed Insights non funzionerebbe. L’ho trovato particolarmente utile durante lo sviluppo di nuove funzionalità o il redesign di un sito, perché permette di identificare problemi prima che il sito vada in produzione.

Search Console – Rapporto Core Web Vitals

Se hai verificato il tuo sito in Search Console (e dovresti farlo!), troverai un rapporto dedicato ai Core Web Vitals. Questo rapporto è particolarmente prezioso perché:

  • Mostra dati reali degli utenti
  • Identifica gruppi di pagine con problemi simili
  • Permette di monitorare i miglioramenti nel tempo
  • Si integra con gli altri dati SEO del tuo sito

Per uno dei miei clienti nel settore e-commerce, abbiamo usato questo rapporto per identificare un modello di prodotto con problemi di CLS, che si rivelò essere causato da immagini di dimensioni variabili. Risolvere questo problema ha migliorato il posizionamento di centinaia di pagine contemporaneamente!

Web Vitals Extension

L’estensione Web Vitals per Chrome è uno strumento semplice ma potente che mostra i valori dei Core Web Vitals mentre navighi sul web. È utile per:

  • Testare rapidamente il tuo sito
  • Confrontare il tuo sito con i concorrenti
  • Identificare problemi specifici durante la navigazione

WebPageTest

Per analisi più approfondite, WebPageTest offre funzionalità avanzate come:

  • Test da diverse località geografiche
  • Test con diversi tipi di connessione (3G, 4G, ecc.)
  • Filmati del caricamento della pagina
  • Waterfall chart dettagliato di tutte le risorse

È lo strumento che preferisco quando devo fare un’analisi davvero approfondita per i clienti di servizi di performance digitale.

La misurazione regolare dei Core Web Vitals dovrebbe essere parte integrante della tua strategia SEO. Ti consiglio di impostare un calendario di controlli mensili e di monitorare attentamente l’impatto delle modifiche apportate al tuo sito.

Strategie di ottimizzazione dei Core Web Vitals

Dopo aver misurato i Core Web Vitals e identificato i problemi, è il momento di implementare soluzioni efficaci. Ecco le strategie che ho trovato più efficaci nel mio lavoro di ottimizzazione SEO.

Ottimizzazione delle immagini

Le immagini sono spesso il principale fattore che influenza l’LCP e il CLS. Ecco come ottimizzarle:

  1. Usa formati moderni come WebP, che offre una migliore compressione rispetto a JPEG e PNG
  2. Implementa il lazy loading per le immagini sotto la piega
  3. Specifica sempre dimensioni width e height nell’HTML
  4. Utilizza immagini responsive con l’attributo srcset per diverse dimensioni dello schermo
  5. Comprimi le immagini senza perdita significativa di qualità

Un mio cliente nel settore turismo ha ridotto del 40% le dimensioni delle immagini passando a WebP e implementando una strategia di lazy loading, migliorando l’LCP di oltre un secondo!

Ottimizzazione del codice

Il codice JavaScript e CSS può avere un impatto significativo sui Core Web Vitals, soprattutto su FID e LCP:

  1. Minifica e comprimi JavaScript e CSS
  2. Elimina il codice inutilizzato (code splitting)
  3. Posticipa il caricamento di JavaScript non critico (defer)
  4. Riduci al minimo l’uso di librerie di terze parti
  5. Ottimizza il critical rendering path caricando prima il CSS critico
  6. Implementa la precarica (preload) per risorse critiche

Per un progetto di e-commerce, abbiamo ridotto il JavaScript di 70kb semplicemente rimuovendo librerie non utilizzate e implementando il code splitting. Il FID è migliorato del 45%!

Ottimizzazione del server

Le prestazioni del server hanno un impatto diretto su tutti i Core Web Vitals:

  1. Utilizza un hosting performante adeguato al traffico del tuo sito
  2. Implementa una CDN (Content Delivery Network)
  3. Abilita la compressione (Gzip o Brotli)
  4. Configura la cache del browser in modo efficace
  5. Utilizza HTTP/2 o HTTP/3 per migliorare la velocità di trasferimento
  6. Ottimizza il database per query più veloci

Un cliente che si occupava di email marketing ha visto un miglioramento dell’LCP del 35% semplicemente passando a un hosting migliore e implementando una CDN.

Ottimizzazioni specifiche per CLS

Per migliorare specificamente il CLS:

  1. Riservare spazio per annunci e contenuti dinamici
  2. Preconnettiti ai domini di origine per risorse di terze parti
  3. Gestisci correttamente i font personalizzati con font-display: swap e preload
  4. Evita di inserire contenuti sopra contenuti esistenti
  5. Limita le animazioni che modificano il layout

Monitoraggio continuo

L’ottimizzazione dei Core Web Vitals non è un’attività una tantum, ma un processo continuo:

  1. Imposta avvisi per peggioramenti delle prestazioni
  2. Controlla regolarmente i rapporti di Search Console
  3. Testa sempre nuove funzionalità prima di metterle in produzione
  4. Monitora l’impatto delle modifiche su conversioni e metriche di business

L’integrazione di queste strategie con le tue attività di marketing digitale creerà un circolo virtuoso di miglioramenti sia per l’esperienza utente che per il posizionamento SEO. Ricorda che l’obiettivo finale non è solo ottenere buoni punteggi, ma offrire un’esperienza eccellente agli utenti.

Case Study: Miglioramenti reali dei Core Web Vitals

Niente è più convincente dei risultati reali. Condividerò ora alcuni casi studio di siti che ho aiutato a migliorare i Core Web Vitals, con risultati tangibili in termini di SEO e conversioni.

Caso Studio 1: E-commerce di abbigliamento

Un e-commerce italiano di abbigliamento aveva problemi significativi con tutti e tre i Core Web Vitals:

  • LCP: 4.8 secondi (scarso)
  • FID: 250ms (necessita miglioramento)
  • CLS: 0.32 (scarso)

Le principali problematiche identificate:

  • Immagini di prodotto non ottimizzate
  • Slider JavaScript pesante in homepage
  • Annunci e popup che causavano spostamenti di layout
  • Plugin di recensioni di terze parti che rallentava il caricamento

Interventi implementati:

  1. Ottimizzazione completa delle immagini (conversione in WebP, dimensioni specificate, lazy loading)
  2. Sostituzione dello slider con una versione più leggera
  3. Preallocation dello spazio per annunci e popup
  4. Caricamento asincrono del plugin di recensioni

Risultati dopo 2 mesi:

  • LCP: 1.9 secondi (buono)
  • FID: 80ms (buono)
  • CLS: 0.08 (buono)
  • Traffico organico: +18%
  • Conversioni: +23%
  • Bounce rate: -15%

Il cliente è rimasto davvero sorpreso dall’impatto che questi miglioramenti tecnici hanno avuto sul business. Mi ha detto: “Non avrei mai immaginato che pochi secondi potessero fare tanta differenza nelle vendite!”

Caso Studio 2: Blog di notizie

Un blog di notizie italiano aveva problemi principali con CLS e LCP:

  • LCP: 3.8 secondi (scarso)
  • CLS: 0.28 (scarso)

Le problematiche identificate:

  • Banner pubblicitari che si caricavano in ritardo
  • Font personalizzati non ottimizzati
  • Server lento nei periodi di picco
  • Immagini negli articoli non dimensionate

Interventi implementati:

  1. Implementazione di una CDN
  2. Ottimizzazione dei font con preload e font-display: swap
  3. Definizione di spazi fissi per i banner pubblicitari
  4. Sistema di dimensionamento automatico delle immagini caricate dagli editor

Risultati dopo 3 mesi:

  • LCP: 2.1 secondi (buono)
  • CLS: 0.09 (buono)
  • Traffico organico: +32%
  • Durata media sessione: +27%
  • Page per session: +19%

Il direttore editoriale mi ha scritto: “Da quando abbiamo migliorato i Core Web Vitals, Google News ci sta dando molta più visibilità. È stato un investimento che ha ripagato molto più della creazione di nuovi contenuti.”

Caso Studio 3: Sito di servizi professionali

Un’azienda di servizi marketing aveva problemi principalmente con FID:

  • FID: 320ms (scarso)

Le problematiche identificate:

  • Script di analisi pesanti caricati in modo sincrono
  • Form di contatto con validazione JavaScript complessa
  • Animazioni CSS pesanti
  • Eccesso di plugin WordPress

Interventi implementati:

  1. Caricamento asincrono degli script di analisi
  2. Ottimizzazione della validazione del form
  3. Semplificazione delle animazioni usando transform e opacity
  4. Rimozione dei plugin non essenziali

Risultati dopo 1 mese:

  • FID: 70ms (buono)
  • Conversioni dai form: +28%
  • Bounce rate: -17%

Il responsabile marketing dell’azienda mi ha detto: “Non capivamo perché avevamo così tanto traffico ma poche conversioni dai form. Ora è chiaro: le persone si stancavano di aspettare che il form rispondesse!”

Lezioni chiave dai casi studio

Questi casi studio evidenziano alcuni punti fondamentali:

  1. I miglioramenti tecnici hanno impatti reali sul business
  2. Spesso i problemi più gravi hanno soluzioni relativamente semplici
  3. L’ottimizzazione dei Core Web Vitals migliora sia la SEO che la conversione
  4. Ogni decimo di secondo conta, soprattutto sui dispositivi mobili
  5. Il monitoraggio continuo è essenziale per mantenere i miglioramenti

L’esperienza mi ha insegnato che l’approccio più efficace è concentrarsi prima sui “quick win” che possono dare risultati immediati, per poi passare a ottimizzazioni più complesse. Questo permette di vedere rapidamente un ROI positivo dagli investimenti in performance digitali.

Futuro dei Core Web Vitals e SEO

Il panorama dei Core Web Vitals è in continua evoluzione. Google non smette mai di affinare le sue metriche e il loro impatto sul ranking. Ecco cosa possiamo aspettarci per il futuro e come prepararci.

Nuove metriche in arrivo

Google ha già annunciato che sta testando nuove metriche per completare i Core Web Vitals:

  1. INP (Interaction to Next Paint) – destinata a sostituire FID, misura la reattività complessiva di una pagina considerando tutte le interazioni
  2. TTFB (Time to First Byte) – potrebbe essere aggiunta per valutare meglio la velocità del server
  3. TTI (Time to Interactive) – attualmente usata in Lighthouse, potrebbe diventare parte dei Core Web Vitals

Ho notato che i siti che si preparano in anticipo a queste nuove metriche ottengono un vantaggio competitivo significativo quando queste vengono ufficialmente integrate negli algoritmi di ranking.

Integrazione con l’AI e machine learning

L’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui Google valuta l’esperienza utente. Mentre oggi i Core Web Vitals sono metriche fisse con soglie determinate, in futuro potremmo vedere:

  1. Valutazioni personalizzate basate sul comportamento individuale degli utenti
  2. Punteggi relativi al settore invece che valori assoluti
  3. Analisi contestuale che considera il tipo di pagina e il suo scopo
  4. Metriche dinamiche che cambiano in base alla connessione e al dispositivo

Ho partecipato a diversi eventi SEO dove gli esperti di Google hanno accennato a questi sviluppi. La direzione è chiara: le metriche diventeranno sempre più sofisticate e centrate sull’utente reale.

Mobile-first e oltre

Con l’implementazione completa dell’indicizzazione mobile-first, i Core Web Vitals su dispositivi mobili hanno assunto un’importanza ancora maggiore. Ma il futuro va oltre:

  1. Web app e PWA avranno metriche di performance specifiche
  2. L’esperienza su diverse dimensioni di schermo sarà valutata in modo più granulare
  3. Performance nei mercati emergenti con connessioni più lente diventerà prioritaria

Un cliente che opera nel settore e-commerce ha visto un miglioramento significativo nel posizionamento dopo aver ottimizzato specificamente la versione mobile del suo sito, anche se la versione desktop era già ben ottimizzata.

Preparazione strategica

Per prepararti al futuro dei Core Web Vitals e mantenerti competitivo nel SEO, ecco cosa consiglio:

  1. Implementa un sistema di monitoraggio continuo dei Core Web Vitals
  2. Resta aggiornato sugli annunci di Google relativi alle nuove metriche
  3. Adotta un approccio “performance budget” per lo sviluppo del tuo sito
  4. Testa regolarmente su diversi dispositivi e connessioni
  5. Analizza i concorrenti che stanno performando bene

Mi sono accorto che molti siti web aspettano che le nuove metriche diventino ufficiali prima di adattarsi, ma questo è un errore. I siti che si adattano in anticipo godono di un periodo di vantaggio significativo.

L’integrazione dei Core Web Vitals con altre iniziative di Google come la Page Experience Update e la Privacy Sandbox definirà il futuro del SEO. Chi riesce a trovare il giusto equilibrio tra performance, esperienza utente e contenuti di qualità sarà premiato negli anni a venire.

FAQ sui Core Web Vitals e SEO

Quanto influiscono i Core Web Vitals sul ranking SEO?

I Core Web Vitals sono uno dei tanti fattori di ranking utilizzati da Google. Non sono il fattore più importante (contenuti di qualità e link rimangono fondamentali), ma possono fare la differenza in settori competitivi. Secondo Google, sono un “tie-breaker” tra siti con contenuti di qualità simile. Nel mio lavoro di ottimizzazione SEO, ho visto miglioramenti di posizionamento tra 3 e 15 posizioni dopo l’ottimizzazione dei Core Web Vitals.

Devo ottenere punteggi perfetti in tutti i Core Web Vitals?

No, non è necessario ottenere 100/100 in tutti i test. L’obiettivo è raggiungere la categoria “buono” per ciascuna metrica (LCP < 2,5s, FID < 100ms, CLS < 0,1). Miglioramenti oltre questi valori avranno rendimenti decrescenti. È più importante mantenere buoni punteggi nel tempo che raggiungere punteggi perfetti temporanei.

Come posso migliorare i Core Web Vitals con risorse limitate?

Se hai risorse limitate, concentrati prima sui “quick win”:

  1. Ottimizzazione delle immagini
  2. Implementazione di una CDN economica
  3. Rimozione di plugin e script non essenziali
  4. Aggiornamento a un hosting leggermente migliore

Un mio cliente con budget limitato è riuscito a migliorare significativamente i suoi Core Web Vitals investendo solo nell’ottimizzazione delle immagini e in un piano hosting leggermente superiore.

I Core Web Vitals sono importanti anche per i siti non in lingua inglese?

Assolutamente sì! I Core Web Vitals sono importanti per tutti i siti web, indipendentemente dalla lingua. Anzi, ho notato che in mercati meno competitivi come quello italiano, migliorare i Core Web Vitals può dare un vantaggio ancora più significativo rispetto ai concorrenti. Le strategie di marketing digitale efficaci considerano sempre la performance tecnica in tutte le lingue.

Come posso convincere il mio team/cliente dell’importanza dei Core Web Vitals?

Presenta dati concreti:

  1. Mostra studi di caso con miglioramenti di conversione
  2. Confronta i punteggi con i concorrenti che stanno performando meglio
  3. Esegui un test A/B con una pagina ottimizzata
  4. Calcola il potenziale ROI basato su miglioramenti di conversione tipici

Un approccio che funziona sempre è mostrare al cliente come si sentono gli utenti quando visitano un sito lento vs uno veloce, magari con un video side-by-side.

I Core Web Vitals sono importanti anche per siti non ecommerce?

Sì, i Core Web Vitals sono importanti per tutti i tipi di siti web. Influenzano l’esperienza utente e quindi metriche come tempo di permanenza, page view e frequenza di rimbalzo, che sono rilevanti per qualsiasi sito. Per siti di contenuti come blog o siti di notizie, un buon LCP è particolarmente importante per assicurarsi che gli utenti non abbandonino prima di vedere il contenuto principale.

Come si comportano i Core Web Vitals sui CMS come WordPress?

I CMS come WordPress possono avere sfide specifiche con i Core Web Vitals a causa di temi e plugin pesanti. Tuttavia, con le giuste ottimizzazioni (caching, CDN, ottimizzazione delle immagini, plugin selezionati con cura), è possibile ottenere ottimi punteggi. Ho lavorato con siti WordPress che hanno raggiunto tutti i parametri “buoni” dopo un’adeguata ottimizzazione.

I Core Web Vitals influenzano anche il ranking nelle ricerche locali?

Sì, i Core Web Vitals influenzano anche il ranking nelle ricerche locali, sebbene fattori come la rilevanza locale, la distanza e la prominenza rimangano più importanti. Per le aziende locali, ottimizzare i Core Web Vitals può dare un vantaggio competitivo, soprattutto in aree densamente popolate con molti concorrenti.

Come cambiano i Core Web Vitals con l’aggiornamento del sito?

Ogni modifica al tuo sito può influenzare i Core Web Vitals. È importante testare sempre le nuove funzionalità o design prima di metterli in produzione. Un approccio efficace è implementare un processo di “performance budget” nel ciclo di sviluppo, dove ogni nuova funzionalità deve mantenere determinati standard di performance per essere approvata.

I Core Web Vitals sono qui per restare?

Tutto indica che i Core Web Vitals, o metriche simili focalizzate sull’esperienza utente, rimarranno un fattore importante nel SEO. Google ha investito molto in queste metriche e continua a svilupparle. Le specifiche metriche potrebbero evolvere (come vediamo con INP che potrebbe sostituire FID), ma l’attenzione alla performance e all’esperienza utente rimarrà centrale nelle strategie SEO efficaci per il futuro.

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